Il Premio Nobel per la Pace del 2024 è stato assegnato al Nihon Hidankyo (Conferenza Giapponese delle Vittime delle Bombe Atomiche). Il Comitato Nobel ha riconosciuto gli sforzi del Nihon Hidankyo per la realizzazione di un mondo senza armi nucleari e il valore delle loro testimonianze, che hanno sottolineato l’importanza di impedire l’uso futuro di queste armi. Il Nihon Hidankyo ha raccolto migliaia di testimonianze dei sopravvissuti e ha costantemente diffuso messaggi alla comunità internazionale, inviando delegazioni annuali alle Nazioni Unite e a conferenze sulla pace, per sollecitare il mondo sull’urgenza del disarmo nucleare. Particolare attenzione è stata posta sul ruolo delle giovani generazioni giapponesi, che hanno ereditato le esperienze e i messaggi dei sopravvissuti e contribuiscono a mantenere il tabù sull’uso delle armi nucleari.
Preoccupazioni del Nihon Hidankyo sulle Politiche
Il rappresentante del Nihon Hidankyo, Terumi Tanaka (92 anni), ha ricevuto una telefonata di congratulazioni dal Primo Ministro Shigeru Ishiba. Tuttavia, Tanaka ha espresso profonda preoccupazione per le posizioni del Primo Ministro sulla condivisione nucleare e la possibile revisione dei tre principi non nucleari del Giappone. In risposta, Ishiba ha evitato una discussione concreta, affermando la necessità di un approccio “realistico”.
Deterrenza Nucleare e il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari
In merito al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari, quando è stato chiesto a Ishiba se fosse possibile aderire al trattato pur mantenendo la dipendenza dalla deterrenza nucleare degli Stati Uniti, il Primo Ministro ha sottolineato la necessità di esaminare se la deterrenza nucleare e il disarmo totale possano davvero coesistere. Ha inoltre riconosciuto le sfide pratiche legate alla costruzione di una società pacifica dopo l’eliminazione delle armi nucleari.
Le Reazioni dalla Francia e il Parallelo con il Premio a Barack Obama
D’altra parte, sebbene alcuni francesi abbiano accolto positivamente l’assegnazione del premio al Nihon Hidankyo, hanno anche sostenuto che il possesso di armi nucleari rimane un “male necessario” e che non dovrebbero essere completamente eliminate. La situazione ricorda il conferimento del Premio Nobel per la Pace nel 2009 all’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per il suo impegno verso un mondo senza armi nucleari, anche se, come oggi, la realtà non ha ancora permesso di realizzare pienamente quel sogno.
Il Dilemma tra Ideali e Realtà nel Disarmo Nucleare
L’assegnazione di quest’anno ha rinnovato l’attenzione sul tema della deterrenza nucleare e sul cammino verso il disarmo. Sebbene il mondo continui a cercare una via verso l’abolizione delle armi nucleari, il percorso è ancora lungo e la realtà rimane complessa, sospesa tra ideali e sfide pratiche.
Speranza dal Comitato Norvegese per il Nobel
In Giappone, molte voci di speranza sono state sollevate dal messaggio forte della giovane presidente del Comitato Norvegese per il Nobel, Fridnes, che a soli 39 anni ha dimostrato grande determinazione nell’affrontare il tema del disarmo nucleare. La sua leadership e le sue parole hanno acceso nuove speranze per il futuro, soprattutto tra coloro che aspirano a un mondo senza armi nucleari.
Il Racconto Personale di un’Amica di Hiroshima
Dal mio punto di vista personale, ricordo una mia amica dell’università, una ragazza di Hiroshima. I suoi genitori erano sopravvissuti alla bomba atomica, e lei, essendo una “hibakusha di seconda generazione”, mi raccontava di essere discriminata. Molti credevano che i figli dei sopravvissuti non potessero avere bambini sani o che non fosse possibile per loro sposarsi con persone di altre regioni. La stigmatizzazione che affrontavano era dolorosa e difficile da superare.
La Promessa Fatta Durante una Gita Scolastica a Hiroshima
Quando ero al liceo, durante una gita scolastica a Hiroshima, il nostro insegnante ci invitò a fare una promessa concreta alle vittime della bomba atomica. In quel momento, promisi di “trasmettere” la loro storia e il loro messaggio. È difficile fermare le guerre o garantire che le armi nucleari non vengano mai più usate, ma possiamo continuare a raccontare la loro storia, mantenendo viva la memoria e l’impegno per un futuro senza guerra.
Il Messaggio di Pace Attraverso le Gru di Origami
Ora, nel mio negozio, allego una gru di origami a ogni acquisto. Queste gru sono piegate con il desiderio di pace e con la speranza di buona salute per chi le riceve. In questo inverno, spero che chi riceverà una di queste gru possa anche sentire il messaggio di pace che essa porta con sé, un piccolo simbolo di speranza in un mondo che ne ha tanto bisogno.
Il sito del Nihon Hidankyo welcome to HIDANKYO in Japanese (www.ne.jp)
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