Johnny Kitagawa, il fondatore della Johnny & Associates, (morto nel 2019), ha continuato ad abusare sessualmente dei talenti maschili (compresi i minori) affiliati all’agenzia per oltre mezzo secolo.
Dopo la sua morte, nel marzo 2023 la BBC ha trasmesso un programma documentario della questione delle violenze sessuali “Predator: The Secret Scandal of J-Pop” e la questione, che fino ad allora era stata solo una voce, è stata finalmente messa a fuoco in Giappone.
Due mesi dopo la trasmissione, la nipote di Johnny, Julie, il nuovo presidente, ha pubblicato un video registrato in cui affermava di non essere a conoscenza della violenza sessuale di suo zio.
Il 4 agosto 2023, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha tenuto una conferenza stampa. “Sono emerse accuse profondamente inquietanti secondo cui centinaia di talenti della Johnny & Associates sarebbero coinvolti in abusi e sfruttamento sessuale”, si legge nella dichiarazione. “Per decenni, secondo quanto riferito, le media giapponesi hanno avuto un ruolo nell’insabbiare lo scandalo.”
Al fine del mese, la squadra speciale di esperti esterni ha scoperto che la violenza sessuale era un dato di fatto e ha chiesto al presidente Julie di dimettersi.
Il team ha confermato che dall’inizio degli anni ’70 alla metà degli anni 2010, la Johnny & Associates aveva ripetutamente aggredito sessualmente molti adolescenti pre-debutto per un lungo periodo di tempo. La causa principale era l’anormale preferenza sessuale di Johnny, e sua sorella Mary, che era la co-fondatrice dell’agenzia, sapeva che suo fratello minore aveva aggredito sessualmente dei ragazzi, ma ignorò il problema e lo nascose completamente agli estranei.
Ieri, 7 settembre, la Johnny & Associates ha tenuto una conferenza stampa in risposta al rapporto e alle raccomandazioni di questo team. Julie, sia come agenzia che come individuo, ha riconosciuto e chiesto scusa per la serie di violenze sessuali commesse dal fondatore e ha annunciato che si sarebbe dimessa il 5 dello stesso mese e che il talento Noriyuki Higashiyama sarebbe stato nominato come presidente successore lo stesso giorno. Julie rimarrà come direttrice rappresentativa per “risarcire responsabilmente le vittime”.
Il nuovo presidente Higashiyama ha dichiarato nella conferenza stampa che per quanto riguarda la questione del cambio del nome della società che porta il nome Johnny, non c’è alcuna intenzione di cambiarlo. Inoltre, Julie ha risposto che sono in discussione riguardo alla proprietà del 100% delle azioni della società.
La conferenza stampa è durata quattro ore e sono state poste domande sulle molestie sessuali e sulle accuse di molestie di potere del nuovo presidente Higashiyama, alle quali il nuovo presidente ha risposto che non si ricordava.
Su X (Twitter) c’erano molti pareri duri secondo cui nulla sarebbe cambiato.
=========================
Johnny & Associates (Johnny’s Jimusho) è una società, fondata nel 1962, di produzione di intrattenimento che gestisce giovani idoli, cantanti e talenti maschili.
Circolano voci secondo cui Johnny, presidente della compagnia fin dai primi giorni della sua fondazione, avrebbe commesso atti osceni con ragazzi minorenni che appartenevano all’agenzia. È stato sottolineato che l’abuso sessuale potrebbe essere stato visto come una sorta di “rito di passaggio” che deve essere sopportato per poter fare il debutto come idol, e che potrebbe essere continuato.
Secondo la squadra speciale, era normale che circa 10 “Johnny’s Jr.” minorenni rimanessero contemporaneamente a casa del presidente Johnny. Gli abusi sessuali sono stati effettuati anche negli hotel in cui alloggiavano, e gradualmente sono aumentati, iniziando con bagni e massaggi che era difficile rifiutare, a volte abusando sessualmente di più membri di Johnny’s Jr. in una notte. Ha rivelato anche i dettagli di abusi sessuali, tra cui “giocare con i genitali, sesso orale, sesso anale, ecc.”…La fascia di età principale delle vittime è quella compresa tra i 13 e i 15 anni.
Sebbene questo problema fosse ampiamente noto, non è stato ampiamente riportato in Giappone. Ciò era dovuto alla pressione sui media da parte dell’agenzia estremamente potente, ad esempio, non avrebbe fatto partecipare alla programma televisiva del canale in cui ha riportata la notizia.
Commenti