Vuoto

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Altro giorno vi ho raccontato sul Sutra del Cuore.
Nel sutra una cosa più importante è il concetto di Vuoto.

Le frase più note e importanti nel sutra sono:
色即是空 空即是色 si pronuncia in Giappone “Shiki sokuze ku, Ku sokuze shiki”.

La spiegazione letterale sarebbe la seguente:

  1. “色” (Shiki) significa “forma” o “apparenza” e si riferisce a tutto ciò che percepiamo con i nostri sensi, come colori, suoni, odori, etc.
  2. “空” (Kuu) significa “vuoto” o “assenza di sé” ed è un concetto fondamentale nel Buddismo. Rappresenta l’idea che nulla ha una natura intrinseca o permanente, ma tutto è effimero e mutevole.

Sokuze significa che due cose sono completamente la stessa cosa. Quindi, l’intera frase può essere tradotta approssimativamente come “La forma è vuota, il vuoto è forma”.

Cerchio Enso

Il “vuoto 空” è uno degli insegnamenti più importante del pensiero buddista.
“Vuoto” è una traduzione della parola sanscrita “Shunya”, ed è spesso tradotto in cinese come “nulla”. Tuttavia, la radice della parola “shuvi” ha il significato di “gonfiarsi, crescere”. Ad esempio, un pallone da calcio potrebbe essere rigonfio all’esterno, ma l’interno è vuoto. La parola originale per il numero zero è anche “Shunya”. Lo zero può essere sia + (plus) che – (minus). Noi esseri umani siamo “cose gonfiate” in quanto siamo costituiti da elementi fisici e mentali, ma d’altro canto siamo “vuoti” in quanto non riusciamo a trovare l’essenza stessa di noi stessi, un’esistenza incorporea . I praticanti Zen esprimono simbolicamente il “vuoto” sotto forma di un cerchio, ma questo non dovrebbe essere frainteso nel senso che significa semplicemente non esistenza o spazio vuoto.
Nagarjuna (Ryuju), che visse in India intorno al II-III secolo e sviluppò una filosofia del vuoto incentrata sul Prajnaparamita Sutra, intendeva il “vuoto” basandosi sull’idea dell’origine dipendente (縁起 ENGHI, Dependent Co-Arising). Il significato di origine dipendente mostrato nella frase “Se questo esiste, lui esiste, e se accade questo, nasce lui” è che tutto è relativo ed esiste in dipendenza di qualcos’altro e che l’esistenza assoluta non è mai possibile. Questa assenza di esistenza assoluta e sostanziale è chiamata “Vuoto”. Tutto è vuoto, come un sogno o un’illusione. Omesso
Considerando la situazione sociale odierna, in cui le lotte si ripetono quando le persone sostengono la verità, la correttezza e la bontà dell’autoaffermazione ed escludono gli altri, l’idea di “vuoto” che nega l’assolutezza e insegna la liberazione dall’attaccamento(Ossessione) è l’idea giusta e si deve essere curato, no?

by Msamichi Ichigo, Professore di Studi Buddisti dell’Università Otani.

La traduzione di tutto sutra intero, invitiamo di visitare il sito di Shodo.it.

Ossessione

A proposito, c’è una parola “arrendersi 諦める(AKIRAMERU)”. Sapevi che questa parola, spesso usata con una connotazione negativa per indicare la rinuncia ai sogni e alle speranze, ha le sue origini nel buddismo? I sinonimi nella terminologia buddista includono “teikan 諦観” e “teinen 諦念”, ma sorprendentemente queste parole sono usate in senso positivo nel buddismo. “Teikan” è usato per significare “Non mi affeziono o non cerco più dopo aver compreso la situazione” e “Teinen” si riferisce alla sensazione di vedere la verità con gli occhi di Teikan. Identifica l’essenza e accettala. In questo modo è un’idea puramente positiva quella di liberarsi da preoccupazioni e sofferenze inutili.

statue bussismo

Enghi

Mi piace il concetto di vuoto e origine dipendente: “Tutte le cose esistono in relazioni, ed esistono relazioni anziché sostanze”.
Poiché leggi questo blog, io esisto per te, ma tu, che non conosco, non esisti per me.
La luna non esiste quando nessuno la guarda, un problema di osservazione in fisica meccanica quantistica.
Poiché io esisto, tu esisti, e poiché tu esisti, io esisto. Se ci fossi solo io in questo mondo, il concetto di “me, io” non nasce.
Io esisto, tu esisti, nasce una relazione e ci connettiamo. Accanto a te c’è lui e siete connessi. Ora lui è connesso con me attraverso te. Così continua e allarga.

E’ diventato lungo ma quello che volevo dire è che questo Enghi è il tema di queste collane.
Non è necessario di essere qualcuno. Basta esistere. Non è necessario di essere eccezionale né carina. Basta esistere. La mia presenza è diventata un punto di connessione tra le persone. È già un contributo enorme.
Questo può essere un modo di pensare comune in Italia, ma noi giapponesi tendiamo ad avere una bassa Autostima, quindi, anche se siamo buddisti, spesso abbiamo difficoltà a pensare che basta esistere così come.

Sono nata grazie a mia nonna. Quando gli Stati Uniti bombardarono Tokyo, mia nonna, che era un’attrice, voleva truccarsi e voleva cambiarsi i vestiti prima di andare al centro di evacuazione. La partenza è stata ritardata. Una bomba è stata sganciata sul rifugio. Mia nonna è sopravvissuta.

Allo stesso modo, quel giorno, a quell’ora, poiché quello scoiattolo raccolse quella noce, noi siamo qui adesso. Se quel giorno lui non avesse scorreggiato laggiù, oggi il mondo potrebbe essere diverso… Forse. Se avesse mancato qualcuno già non sarei potuto esistere oggi qui.

Tutto in questo mondo è collegato da connessioni e per qualche motivo stai leggendo questo blog ora. Grazie per questa connessione. Siamo semplicemente esseri temporanei nati in un mondo di impermanenza, ma allo stesso tempo, dalla prospettiva del vuoto, possiamo anche dire che siamo esseri eterni.

Cosa hai pensato? Strano o avete capito? Il Buddismo è così profondo che non riesco a spiegarlo completamente, ma spero che lo troverai interessante.

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